Il Glaucoma
Il glaucoma è una malattia degli occhi che determina a poco a poco una riduzione della visione. Nella maggior parte dei casi non presenta sintomi e puo’ improvvisamente esitare in una perdita della vista. Senza un adeguato trattamento il glaucoma può portare alla cecità. Per contro c’e’ da dire che con visite oculistiche regolari e una diagnosi precoce, si puo’ preservare la propria vista.
Come funziona l’occhio
Un involucro esterno bianco chiamato sclera protegge l’occhio. Una chiara, sottile membrana chiamata congiuntiva copre la sclera. La cornea è la parte trasparente dell’involucro protettivo dell’occhio che consente il passaggio della luce. L’iride è la parte colorata dell’occhio che si contrae e si dilata così da permettere il passaggio della giusta quantità di luce al cristallino. Il cristallino focalizza la luce sulla retina (il rivestimento interno dell’occhio). Le fibre nervose della retina trasportano luce e immagini all’encefalo attraverso il nervo ottico. La parte anteriore dell’occhio è occupata da un liquido chiaro (chiamato umor acqueo) prodotto dai corpi ciliari. Il fluido scorre attraverso la pupilla. E’ allora che viene assorbito nel flusso sanguigno attraverso il sistema di drenaggio dell’occhio(costituito da un reticolo di canali di drenaggio posti nella porzione più esterna dell’iride ). Un corretto drenaggio aiuta a mantenere la pressione oculare a un normale livello. La produzione, il flusso, e il drenaggio del liquido è un processo continuo necessario per la salute degli occhi. La pressione interna dell’occhio (pressione intraoculare o IOP) dipende dalla quantità di liquido negli occhi. Se il sistema di drenaggio funziona correttamente l’umor acqueo può fuoriuscire liberamente attraverso il trabecolato e impedire così un aumento della pressione intraoculare. Allo stesso modo, se il sistema funziona correttamente, la giusta quantità di liquido viene prodotta e smaltita. La pressione intraoculare (IOP) può variare in diversi momenti della giornata, ma normalmente rimane compresa in un range che l’occhio può tollerare.
Chi puo’ avere il glaucoma
Chiunque. Quelli a più alto rischio di sviluppare glaucoma sono: i soggetti con più di 60 anni, i miopi, le persone con diabete, i familiari dei pazienti affetti da glaucoma, l’ampio utilizzo di farmaci corticosteroidi, le persone con una cornea sottile.
Quando ci si dovrebbe controllare per il glaucoma
La diagnosi precoce, attraverso esami oculistici regolari e completi, è la chiave per proteggere la visione dai danni provocati dal glaucoma.
E ‘importante esaminare gli occhi regolarmente.
Questo dovrebbe essere fatto:
- Prima dei 40 anni, ogni due-quattro anni
- Da 40 anni a 54 anni, ogni uno-tre anni
- Dai 55 anni ai 64, ogni uno-due anni.
- Dopo i 65 anni, ogni 6-12 mesi.
L’occhio affetto da glaucoma
Nella maggior parte dei tipi di glaucoma, il sistema di drenaggio dell’occhio diventa intasato in modo che il fluido intraoculare non riesce a defluire. Come il fluido aumenta, determina un incremento della pressione intraoculare. Questo causa danni al nervo ottico e come conseguenza si ha la perdita della vista (riduzione del campo visivo).
Il disco ottico
Milioni di fibre nervose collegano la retina al nervo ottico. Queste fibre si riuniscono sul disco ottico. Quando la pressione del fluido intraoculare tende ad aumentare, danneggia le fibre nervose sensitive che cominciano a morire. E’ allora che il disco ottico assume la forma a coppa o incomincia a escavarsi. Se la pressione intraoculare rimane elevata per lungo tempo, danneggia il nervo ottico e porta alla perdita della visione (campo visivo).
Un tempo si pensava che l’alta pressione intraoculare (IOP) fosse la principale causa di tale danno al nervo ottico. Anche se è chiaramente un fattore di rischio, ad oggi sappiamo che altri fattori devono essere coinvolti, giacche’ anche persone con “normale” IOP possono conseguire la perdita della vista per il glaucoma.
Come si verifica la perdita della vista
Il glaucoma abitualmente si verifica in entrambi gli occhi, ma la pressione intraoculare quasi sempre comincia ad aumentare di piu’ solo in un occhio. Questo può causare danni , graduali cambiamenti visivi e quindi la perdita della vista. Viene colpita per prima la visione periferica così che il cambiamento visivo può essere minimo e difficile da notare. Con il tempo anche la visione centrale viene meno.
Quali sono i sintomi
Nella forma più comune di glaucoma, l’aumento della pressione intraoculare avviene molto lentamente. Spesso, non ci sono fastidiosi o dolorosi sintomi. In alcuni tipi di glaucoma meno comuni, i sintomi possono essere davvero gravi.
Questi possono includere: visione annebbiata, percezione di colori arcobaleno, dolore agli occhi e alla testa, cerchi intorno alle fonti luminose, nausea e/o vomito, perdita improvvisa della vista.
Ricercatori e medici non hanno ancora compreso perché i canali di drenaggio dell’occhio smettano di funzionare correttamente. Sappiamo che il glaucoma non è causato da troppa lettura, da lettura in condizioni di scarsa luminosità, dalla dieta, dall’utilizzo di lenti a contatto o da altre normali attività. Sappiamo che il glaucoma non è contagioso, non è pericoloso per la vita, e raramente conduce alla cecità, se scoperto in tempo e trattato correttamente.
La perdita della vista causata dal glaucoma non può essere ripristinata. Tuttavia, una diagnosi precoce e una adeguata cura, basata su farmaci o appropriati interventi chirurgici e’ in grado di mantenere la visione.
Diagnosi
La diagnosi di glaucoma è soprattutto clinica, si basa infatti sull’osservazione delle alterazioni patologiche a carico del nervo ottico.
Per essere sicuri e precisi, quattro fattori devono essere controllati per stabilire una diagnosi certa di glaucoma:
1. La pressione dell’occhio (pressione intraoculare o IOP) con la tonometria.
2. La forma e il colore del nervo ottico con l’esame del fondo dell’occhio.
3. La valutazione del campo visivo attraverso la perimetria computerizzata.
4. L’angolo irido-corneale, mediante la gonioscopia.
Cura
Il trattamento del glaucoma consiste essenzialmente nel ridurre la pressione intraoculare (IOP). Questo avviene, in primis, attraverso la terapia medica, mediante somministrazione di colliri e/o ipotonizzanti orali. Solo in un secondo tempo, quando questi non sono piu’ sufficienti, si ricorre al laser o alla chirurgia.
Tali trattamenti mirano a conservare e non a migliorare la vista, dato che non e’ piu’ possibile recuperare quella gia’ persa